L’altra sera, mentre ascoltavo il Manunta Classic suonare divinamente in tutti i suoi dettagli e sfumature, molti dei quali non chiaramente percepibili nell’ascolto con altri amplificatori, mi è tornato in mente un vecchio articolo della rivista Stereoplay che uscì nel settembre del 1975.
Riportava la seguente affermazione rispetto all’alta fedeltà, così come veniva intesa nell’ambiente di uno dei marchi più blasonati dell’epoca:
“Per fedeltà alla musica, Marantz ridefinisce la vera catena Hi Fi:
quella che parte dal compositore e arriva al vostro orecchio.”
e ancora:
“Per voi, all’altro capo della catena, perdere « un poco » dell’opera è perderne l’essenziale.
Perchè, nell’alta fedeltà, o si è fedeli del tutto, o non lo si è.”
Ecco.
L’Ingegnere Marco Manunta e il suo team hanno fatto proprio tale concetto, realizzando un prodotto veramente eccellente. Tutto è stato concepito e messo in pratica avendo ben presente l’obiettivo ultimo: la piena soddisfazione dell’utente finale senza lasciare nulla al caso.
Certo i tempi cambiano. Le elettroniche devono essere sempre più compatibili con le più moderne modalità di fruizione della musica digitale, ma sempre nel rispetto della tradizione come appunto nel Classic che oltre agli ingressi in linea ha anche uno stadio phono di notevole qualità e versatilità. Per non parlare poi dell’ascolto in cuffia: una vera sorpresa come un sogno nel sogno.
Credo non ci sia bisogno di aggiungere altro perché, soprattutto in questo caso, ascoltare vale molto più del parlare. Grazie M2Tech.